Coltivare tartufi - novità, eventi e sviluppo

Eventi e novità dal mondo dei tartufi, notizie e approfondimenti dalle serre e dai laboratori di chi produce piante da tartufo sempre più evolute.

10/06/2014

Come combattere le malattie delle querce

Proteggiamo le nostre querce dalle avversità e dalle malattie

Le avversità principali possono essere dovute all’attacco di alcuni insetti defogliatori, tra i quali i più importanti sono Tortrix viridana, Lymantria dispar, Euproctis chysorrhoea e Caliroa varipes.

Per combattere questi insetti si consigliano prodotti a base di Piretro (piretroidi) come il Decis da distribuire a livello fogliare prevalentemente nelle ore serali, quando le temperature sono più basse e l’attività degli insetti è maggiore.

Tra le malattie dovute all’attacco di funghi, una menzione particolare deve essere fatta per l’Oidio, malattia tipica delle querce. L’agente di questa malattia è l’ascomicete Microsphaera alphitoides. L’incidenza della malattia varia secondo l’andamento stagionale, dove i danni sono maggiori con stagioni calde e umide. Il riconoscimento della malattia è facilitato dalla comparsa sulle foglie, prima i getti e le foglie nuove, di macchie biancastre costituite dal micelio del fungo, che replica in più cicli di infezione su tutta la pianta. Questa malattia può compromettere la rinnovazione dei nuovi getti e può debilitare tutta la pianta. Questo fungo non penetra all’interno della lamina fogliare, ma la riveste costituendo una strato biancastro dalla consistenza feltrosa dall’aspetto polveroso. Le foglie interessate possono deformarsi e raggrinzirsi.

Nelle piante adulte la lotta non viene quasi mai realizzata, perché la pianta affronta bene questa avversità e non arriva quasi mai a morte. Nei giovani impianti misti (boschi o arboreti) per affrontare l’attacco si consigliano dai 2 ai 5 trattamenti (valutando di volta in volta la situazione) con prodotti antioidici a base delle seguenti sostanze attive: zolfo e/o tetraconazolo. Sulle piante colpite nell’annata precedente viene consigliato un trattamento preventivo ad alto dosaggio (a base di zolfo) in febbraio per impedire una nuova diffusione della malattia.