Il Pino domestico (Pinus pinea L.)
E' una specie diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo, dalla Spagna all'Asia minore.
Predilige suoli permeabili, sabbiosi, profondi, con pH neutro o debolmente alcalino, ma può vivere anche in suoli acidi come nelle aree a ovest del Lago Trasimeno.
Alta fino a 30 metri, ha fusto cilindrico, privo di rami per due terzi di altezza. Da prima la chioma è arrotondata o ovale, con i rami inferiori ripiegati verso il basso; poi, quando questi cadono e lasciano nudo gran parte del tronco, assume la caratteristica forma ad ombrello. La scorza è rosso-bruna e scagliosa nelle piante giovani e successivamente diventa spessa, divisa in placche poligonali, con fessure di colore rosso-arancio.
Le foglie sono persistenti, aghiformi, a sezione semicircolare e riunite in fascetti di 2 o anche in 3, con punte aguzze, lunghe 8-20 cm, di colore verde glauco. I coni sono eretti, ovoidali, con breve peduncolo, solitari o a gruppi di poche unità, molto grandi: sono infatti larghi fino a 10 cm e lunghi fino a 15 cm. Contengono decine di semi commestibili, chiamati pinoli, a maturazione triennale.
Vegeta in pinete pure oppure in boschi misti insieme a Pinus halepensis, Cupressus sempervirens e Quercus ilex.
Si micorriza con varie specie di tartufo ma ha una spiccata affinità per il bianchetto (T.borchii) che è raccolto in forte quantitativi nelle pinete della Puglia, Calabria, Lazio, Toscana ecc. Alcune volte può produrre T.aestivum, T.melanosporum e persino T. magnatum, come è il caso del lungo viale di pini di Certaldo (Firenze).