Il Leccio (Quercus ilex)
E’ una specie tipicamente mediterranea che vegeta spontaneamente lungo le coste meridionali dell’Europa e lungo le coste dell’Africa. E’ mediterranea-montana nel centro mediterraneo e si abbassa solo verso nord. Esportata su vasta scala, cresce anche nelle regioni più fredde e viene considerata una specie-test delle condizioni climatiche. Supera bene i momenti di siccità. Elemento tipico della macchia meditterranea, è una pianta nota e ammirata anche da poeti e cantanti. Il nome ilex le fu dato dai latini.
Raggiunge i 20-25 metri di altezza; ha un fusto tozzo rispetto all’altezza, chioma densa ovale arrotondata, di colore verde cupo che in primavera diventa grigio-giallo perché le foglie si rivestono di pelo di questo colore.
È un sempreverde e quindi le sue foglie sono persistenti, semplici, alterne e polimorfe: da giovani sono dentate e spinose poi con l’età divengono ovali e perdono la dentellatura, hanno un breve picciolo; sono di colore verde scuro, lisce lucide nella pagina superiore, tomentose, con peluria grigia in quelle inferiori.
Il frutto è una ghianda ovale e appuntita, di colore bruno con striature, protetta sino a metà da una cupula emisferica a squame piatte e chiare; la maturazione è annuale. Ha una crescita lenta e con una longevità media di 250-300 anni.
Vive sia in terreni subacidi che in suoli calcarei, spingendosi fino a quote poco superiori ai 1000 m. il Leccio si micorriza facilmente con varie specie di tartufo e nelle tartufaie coltivate è la specie che contrae in minor misura la simbiosi con funghi estranei. Unico aspetto negativo è la lentezza del suo sviluppo. L'entrata in produzione avviene dopo circa 10-12 anni.